AUTORE: ANNA ANTONINI
TUTOR: ING. GIOVANNI FRANCHI
INTERNSHIP: AEGIS
MASTER: Master in “Project management in construction works with BIM” a.a 2018/19
Corso Como Place costituisce solo uno degli ultimi esempi di rigenerazione architettonica e urbana avvenuta nel cuore pulsante della Milano direzionale. Il fautore di questa operazione è ancora una volta COIMA che, con tale progetto, concretizza l’idea di un “Next Generation Office Product” per il settore immobiliare.
La sensoristica, l’analisi dei dati, la possibilità di ciascun utente di interagire con l’ambiente, nonché la predisposizione dei sistemi e delle strategie volte a migliorare il benessere psico-fisico, rendono l’edificio SMART, un interlocutore senziente e cognitivo.
Questi primi passi conducono la gestione manutentiva del costruito, fino ad ora finalizzata all’ottimizzazione della sua vita utile di servizio, a non essere più un fine bensì in un mezzo, atto a migliorare la qualità della vita degli utenti. E, altresì, la natura interconnessa dello smart building potrebbe viceversa costituire un valido supporto alla gestione e manutenzione dell’edificio stesso.
La tesi dunque indaga come possa il Facility Management evolversi verso questa direzione e il ruolo che il BIM ricopre in questo processo. Il BIM, per natura, incentiva infatti un approccio globale e coordinato, coinvolgendo tutte le figure partecipanti alla progettazione, alla costruzione e alla gestione dell’edificio e raccogliendo, all’interno di un unico modello informativo, tutti i parametri ritenuti necessari per lo scopo prefissato, non limitandosi dunque alla dimensione geometrica, ma raggiungendo fino a 7 dimensioni informative differenti.
Ma come si articola un processo BIM? In Italia è la norma UNI 11337 a delinearne gli aspetti cruciali, fornendo a Stazioni Appaltanti e ad Appaltatori le linee guida mediante cui organizzarne lo sviluppo: a partire dal Capitolato Informativo, mediante il quale la Stazione Appaltante definisce le specificità delle richieste informative, attraverso il CDE, l’ambiente di condivisione dei dati, spazio per l’interfaccia fra le figure coinvolte ma anche spazio di archiviazione dei modelli informativi, fino al raggiungimento del pGI, Piano di Gestione Informativa, accordo fra le parti di cosa e come deve essere composto il modello informativo.
Nel caso studio si potrà analizzare come il committente e il general contractor abbiano insieme tracciato il percorso verso gli obiettivi prefissati, ovverosia, come sia stato prodotto un modello informativo As Built organizzato secondo una WBS articolata, con tutte le informazioni necessarie per la gestione del costruito.
Da un modello esecutivo si è realizzato dapprima un modello “costruttivo” per la fase di cantiere, che fornisse soluzioni in tempo reale a necessità on-site, che servisse come strumento di analisi delle interferenze fra i modelli federati delle differenti discipline (clash detection). In seguito, tale modello è stato ulteriormente approfondito ed arricchito di schede tecniche, collaudi, certificazioni e dettagli fino ad un LOD F, dandogli finalmente l’aspetto di un modello As Built, vero gemello virtuale dell’esistente, consultabile da chiunque ne abbia l’autorizzazione e da dovunque.
La tesi scenderà nel dettaglio delle scelte effettuate, mettendo alla luce pregi e criticità di questo processo, descrivendo richieste e soluzioni, mezzi e strumenti utilizzati, nonché spazi e workflow di condivisione dei dati.
Infine, si giungerà ad un giudizio complessivo del risultato, ritenendo che esso dimostri di aver risposto e riassunto in sè alle esigenze espresse dalla Committenza, ma non ritenendolo un punto di arrivo, quanto un punto di partenza per ulteriori infinite possibilità.
FOR FOREIGN STUDENTS:
Corso Como Place is just one of the latest examples of architectural and urban regeneration that took place in Milan. According to COIMA, the real estate company that finances this project, it represents the “Next Generation Office Product” for the real estate sector.
Corso Como Place will be a “Smart Building”, thanks to sensors, data analysis tools and apps made to allow interaction between users and the environment. This is not just Facility Management, but it is Building Enabled Lifestyle Management.
Until now Facility Management aimed to optimize the building lifecycle, but in this case it aims to improve the users’ life quality.
Moreover, the users’ interaction constitutes a valid support for the management and maintenance of the building itself.
This thesis investigates how Facility Management can evolve and the role that BIM plays in the process. As a matter of fact, BIM encourages a global and coordinated approach, involving all the subjects that deal with the design, construction and management of the building. A single building information model collects all the requested parameters; not merely a 3d model, but a model that can reach up to 7 different dimensions.
But how is a BIM process structured? In Italy, it is the UNI 11337 that defined the BIM standards.
These regulations provide the guidelines for all the crucial aspects of a project made with BIM such as:
- the Employer Information Requirements (E.I.R.)
- the Common Data Environment (C.D.E)
- the BIM Execution Plan (B.P.E)
This thesis analyses how the client and the general contractor traced the path towards the set objectives, that is, how an As Built information model has been produced and organized.
Starting from an executive version of the building model, one was created specifically for the construction phase which provides real-time solutions to on-site issues and it allows clash detection.
The building information model was then enriched with technical data sheets, tests, certifications and details up to a LOD F, finally giving it the appearance of an As Built model, a virtual twin of the real building that can be consulted by any authorized person and from everywhere.
The thesis will go into the details of the choices made, highlighting the merits and criticalities of this process, describing requests and solutions, – used tools and – data sharing workflows.
Finally, an overall judgment of the result will be made: this project responded to all the needs expressed by the Client, but this is not the arrival, but the starting point for further infinite possibilities.