VERIFICA AI FINI DELLA VALIDAZIONE DI UN PROCESSO BIM: APPROCCIO ALLA VERIFICA SECONDO NORMATIVA VIGENTE E ISO 17020

AUTHOR: Maria Grazia Clemente

TUTORS: Prof. Ing. Alessandro Zichi e Ing. Francesco Fava

INTERNSHIP: CONTECO check S.r.l.

MASTER: Master in “BIM MANAGER” a.a. 2022/2023

 

Il presente lavoro di tesi, svolto all’interno di una realtà leader nel mercato della Verifica dei Progetti ai fini della validazione, ha analizzato lo stato dell’arte in merito all’applicazione della metodologia BIM nel settore degli appalti pubblici.

La tesi avvia la sua analisi partendo dall’introduzione, nello scenario normativo italiano, della Legge Quadro in materia di Lavori pubblici che introduce di fatto il tema della validazione del progetto da eseguirsi da parte del RUP prima dell’avvio dei lavori. Successivamente ripercorre l’evolversi della normativa in un’epoca di digitalizzazione e di come avvenga il recepimento delle norme internazionali ed europee in Italia nell’ambito BIM. Tale introduzione anticipa di fatto il corpo della tesi che è rappresentato dall’analisi di un Caso Studio di Verifica di un progetto sviluppato con metodologia BIM, ossia il Parco Scientifico Tecnologico di Erzelli. Viene quindi descritto il progetto per cui CONTECO si è aggiudicata l’attività di Verifica svolta ai fini della validazione ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs 50/2016 relativa al progetto esecutivo di “Ricollocazione del Polo Genovese di ingegneria  dell’Università degli Studi di Genova nel parco scientifico tecnologico di Erzelli”.

Si evidenzia da subito che gli attori coinvolti nel presente progetto attuano una strategia di collaborazione al fine di riuscire a portare avanti un progetto in BIM seppur in assenza del Capitolato Informativo. Il ruolo di CONTECO diviene quindi fondamenale per la Stazione Appaltante che, nel caso specifico, necessita di competenze tecniche specialistiche e di personale formato nella gestione di processi BIM e di Verifica. Nella tesi si susseguono quindi le descrizioni delle procedure di qualità per la gestione del processo di verifica che ha l’obiettivo di raggiungere l’approvabilità del progetto. Vengono riportati gli step principali specificando le attività svolte per le fasi di avvio di una commessa sviluppata con metodologia BIM; infatti nella pianificazione delle attività di verifica CONTECO prevede una serie di azioni preliminari che possono essere sintetizzate nei seguenti punti:

  • controllare la coerenza dei ruleset con la documentazione di gara, le richieste della S.A. e la normativa di riferimento, verificando a campione per un numero di essi il raggiungimento dell’obiettivo previsto, l’adeguatezza e la completezza dei contenuti inseriti;
  • controllare la corretta applicazione dei ruleset, verificando i report emessi dai progettisti durante la progettazione che devono riportare gli esiti di tutte le verifiche previste coerentemente con i documenti di gara e le criticità progettuali risolte nei livelli di verifica LV1 e LV2 previsti dalla norma UNI 11337-5 in capo ai progettisti;
  • controllare la corretta denominazione degli oggetti in accordo alla documentazione disponibile; Verificare la risoluzione delle interferenze, visionando i report emessi dai progettisti, effettuando a campione le verifiche (Clash detection e Code checking) impostate dai progettisti con le stesse tolleranze sui singoli modelli o su modelli di diverse discipline e verificando l’esaustività dei controlli effettuati dagli stessi.

Da queste basi CONTECO procede nell’impostazione del livello di verifica LV3 (indipendente, formale e sostanziale) come previsto dalla normativa di riferimento (UNI 11337-5, par.6.3).

Nell’analisi del Caso studio, a seguito quindi delle verifiche specifiche svolte sui modelli consegnati in progress, la tesi affronta l’emissione delle prime Note di Verifica mediante delle tabelle che riportano indicazioni puntuali in merito alle carenze riscontrate nel dossier progettuale consegnato, mediante le quali si richiedono i documenti necessari per l’avvio delle verifiche della successiva consegna completa del Progetto Esecutivo. Infatti, la prima consegna della documentazione di progetto riportata nella tesi ha visto la consegna del solo elenco elaborati del Progetto Esecutivo da sviluppare e del Piano di Gestione Informativa. La verifica svolta da CONTECO per tali documenti ha consentito di porre un indirizzo per la fase di sviluppo del progetto. Sono stati analizzati i documenti generali ricevuti ed è stato possibile individuare le criticità rispetto ai documenti mancanti con riferimento al D.P.R. 207/2010 o alle informazioni mancanti per procedere con le verifiche dei Modelli BIM e della documentazione relativa.

Attraverso una serie di revisioni progettuali svolte dai progettisti a seguito deii Rapporti di Verifica emessi da CONTECO, si giunge all’obiettivo di supportare il procedimento per arrivare a far predisporre il Capitolato informativo da porre a base gara dell’appalto per l’esecuzione lavori, contenente tutte le informazioni del pGI relativo ai modelli che saranno posti a base gara al fine di poter rendere gestibili i modelli stessi da utenti terzi.

L’analisi del caso studio ha consentito di mettere in luce che l’approccio sinergico fra le parti risulta vincente in un processo BIM dove, seppur erano presenti delle carenze importanti relative alla mancata predisposizione di documentazione con contenuti informativi e regole da parte della Stazione Appaltante, si raggiunge un risultato importante in termini di qualità progettuale; il supporto che ha fornito CONTECO alla Stazione Appaltante si conferma fondamentale anche durante il processo di digitalizzazione del settore delle costruzioni e delle Pubbliche Amministrazioni.

Tra le conclusioni della tesi si rendiconta, attraverso esperienze in campo, che affrontando il tema della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione nel panorama nazionale si riscontra una duplice situazione. Allo stato attuale le Stazioni Appaltanti non sono pronte e non sono sufficientemente formate per gestire un processo di digitalizzazione dei processi e dall’altra anche gli studi di progettazione più strutturati si trovano a dover interpretare delle esigenze non chiare da parte di committenti. La prima conseguenza che ne deriva dipende dal fatto che lato committenza non sempre ci sono le conoscenze necessarie per redigere un CI realistico e magari si ha la tendenza ad inserire più requisiti di quelli necessari rispetto alla tipologia di progetto ed al livello progettuale in esame, in altri casi come dimostrato dal caso studio oggetto della presente tesi, di fatto le regole del processo vengono delegate al pGI redatto dai progettisti. Come quindi desunto dal presente lavoro l’approccio da adottare in questi casi viene demandato ai progettisti che si troveranno a dover interpretare le richieste e instaurare un rapporto di comunicazione continua per la buona riuscita del progetto.

In questo scenzrio il verificatore non dovrà entrare come mero osservatore di un processo BIM ma dovrà esserne parte integrale e fornire il proprio supporto necessario per ottenere la qualità progettuale attesa e quindi poter validare il progetto da parte del RUP.

Di fatto però negli ultimi anni una sempre maggiore informazione e le nuove scadenze normative necessitano di porre attenzione su un potenziale anello debole del processo che, alla luce di quanto descritto precedentemente, si evidenzia nella mancata considerazione da parte della Stazione Appaltante della necessità di validare il progetto sin dalle prime fasi. Tale aspetto dovrebbe già essere preso in considerazione da parte dei Committenti ed inserito tra gli input nel Capitolato Informativo. La conseguenza ed i vantaggi sarebbero evidenti per tutti gli attori coinvolti, rendendo i controlli maggiormente affidabili e chiari.

Come futuri possibili sviluppi ritengo che sia fondamentale considerare la verifica del progetto già dalle fasi di avvio della gara di progettazione da parte delle S.A., specificandola tra le esigenze e i requisiti informativi richiesti dal committente in modo da ottenere un contributo informativo maggiormente lineare per garantire un approccio sinergico tra Committenza, Progettisti ed Organismo deputato alla Verifica dei Progetti.

 

FOR INTERNATIONAL STUDENTS:

This thesis work, analyzed the actual situation regarding the application of BIM methodology in the public procurement sector.

The thesis begins its analysis with the introduction, in the Italian regulatory scenario, of the framework Law on Public Works, which effectively introduces the issue of project validation to be carried out by the Project Manager. Than  the analysis continues to the evolution of the legislation and how the transposition of international and European standards in Italy in the BIM field takes place. This introduction actually anticipates the body of the thesis, which is represented by the analysis of a Verification Case Study of a project developed with BIM methodology, named “Parco Tecnologico di Erzelli”. It should be noted from the outset that the actors involved in this project implement a strategy of collaboration in order to succeed in carrying out a project in BIM albeit in the absence of the Information Specifications. CONTECO’s role then becomes fundamental for the Contracting Authority, which, in this specific case, needs specialized technical skills and personnel trained in the management of BIM and Verification processes. The thesis then follows with descriptions of the quality procedures for the management of the verification process aimed at achieving project approvability. The main steps are reported specifying the activities performed for the start-up phases of a job order developed with BIM methodology; in fact, in the planning of verification activities CONTECO provides a series of preliminary actions that can be summarized in the following points:

– check the consistency of the rulesets with the tender documentation, the requirements of the S.A. and the reference legislation, verifying on a sample basis for a number of them the achievement of the expected objective, the adequacy and completeness of the inserted contents;

– check the correct application of the rulesets, verifying the reports issued by the designers during the design that must report the outcomes of all the planned verifications consistent with the tender documents and the design criticalities resolved in the verification levels LV1 and LV2 provided by the UNI 11337-5 standard in charge of the designers;

– Check the correct naming of the objects in accordance with the available documentation; Verify the resolution of interferences, viewing the reports issued by the designers, carrying out spot checks (Clash detection and Code checking) set by the designers with the same tolerances on the individual models or on models of different disciplines and verifying the exhaustiveness of the checks carried out by them.

From this basis, CONTECO proceeds in setting the verification level LV3 (independent, formal and substantial) as required by the reference standard (UNI 11337-5, par.6.3).

In the analysis of the Case Study, following then the specific verifications carried out on the delivered models in progress, the thesis addresses the issuance of the first Verification Notes by means of tables that report punctual indications regarding the deficiencies found in the delivered project dossier, through which the necessary documents are requested for the start of the verifications of the subsequent complete delivery of the Executive Project. In fact, the first delivery of the project documentation reported in the thesis saw the delivery of only the list of Executive Project deliverables to be developed and the Information Management Plan. The review carried out by CONTECO for these documents allowed a direction to be set for the development phase of the project. The general documents received were analyzed and it was possible to identify critical issues with respect to missing documents with reference to D.P.R. 207/2010 or missing information in order to proceed with the verifications of the BIM Models and related documentation.

 

Through a series of design reviews carried out by the designers as a result of the Verification Reports issued by CONTECO, we arrive at the goal of supporting the process to get to the point of having the EIR prepared to be placed as the basis for the tender of the contract for the execution of works, containing all the information of the BEP related to the models that will be placed as the basis for the tender in order to be able to make the models themselves manageable by third party users.

The analysis of the case study made it possible to highlight that the synergistic approach between the parties is successful in a BIM process where, although there were important shortcomings related to the lack of preparation of documentation with information content and rules by the Contracting Authority, an important result is achieved in terms of design quality; the support that CONTECO provided to the Contracting Authority is also confirmed as fundamental during the digitization process of the construction sector and Public Administrations.

Among the conclusions of the thesis, it is reported, through experiences in the field, that addressing the issue of digitization of Public Administration in the national landscape, a twofold situation is found. At present, Contracting Stations are not ready and not sufficiently trained to manage a process digitization process, and on the other hand, even the most structured design firms find themselves having to interpret unclear requirements from principals. The first consequence arising from this depends on the fact that on the client side there is not always the necessary knowledge to draw up a realistic IC and perhaps there is a tendency to include more requirements than are necessary with respect to the type of project and the design level under consideration, in other cases as demonstrated by the case study under consideration in this thesis, in fact the rules of the process are delegated to the pGI drawn up by the designers. As therefore inferred from the present work, the approach to be taken in these cases is left to the designers who will have to interpret the requirements and establish an ongoing communication relationship for the success of the project.

In this scenario the verifier will not have to enter as a mere observer of a BIM process but will have to be an integral part of it and provide the support necessary to achieve the expected design quality and thus be able to validate the project by the Project Manager.

In fact, however, in recent years more and more information and new regulatory deadlines necessitate attention to a potential weak link in the process, which, is evidenced in the failure of the Contracting Authority to consider the need to validate the project at an early stage. This aspect should already be taken into consideration by the Contractors and included as an input in the Information Specifications. The consequence and benefits would be obvious for all involved, making the controls more reliable and clear.

As future possible developments, I believe that it is essential to consider design verification already from the starting stages of the design competition by the S.A., specifying it among the needs and information requirements requested by the client so as to obtain a more linear information input to ensure a synergic approach between Clients, Designers and the Third Part Company in charge of Project Verification.