QUADRUPLICAMENTO DELLA LINEA FERROVIARIA TRATTA ROMA-CASSINO

AUTORE: Andrea Paladino

RELATORE: Pietro Crespi, Cristian Pinti

AZIENDA: Coding engineering s.r.l

MASTER: Progettazione sismica delle strutture per costruzioni sostenibili a.a. 2017-2018

Negli ultimi trenta anni circa, tra i principali centri urbani ed i relativi hinterland sono aumentati i flussi di traffico per motivi lavorativi, specie in precisi orari in cui vi è un proprio trasferimento della popolazione dell’hinterland verso il centro della città limitrofa. Per limitare il traffico su gomma e per far fronte all’affollamento dei treni locali già attivi, sono state potenziate le infrastrutture, favorendo il trasferimento su rotaia. E’ il caso della città di Roma e del potenziamento della tratta ferroviaria Roma-Cassino, comprendente il ponte ferroviario di attraversamento del Grande Raccordo Anulare (G.R.A.) ed il sottopasso scatolare nei pressi di via Capannelle.

Per quanto riguarda il ponte ferroviario, il progetto strutturale di tale opera è stato affrontato con l’ausilio del software agli elementi finiti Midas Gen. In particolare, elementi tipo beam sono stati utilizzati per le pile ed i pali di fondazioni, elementi bidimensionali di tipo plate sono stati utilizzati per le spalle e la cosiddetta zattera di fondazione. Nell’applicazione dei carichi al modello ad elementi finiti si sono distinti i carichi statici da quelli mobili; questi ultimi sono stati applicati considerando l’eccentricità di applicazione rispetto all’asse dell’impalcato. In particolare, vista l’entità dell’opera, i carichi accidentali dovuti ai convogli (carico verticale viaggiante, frenatura e avviamento, serpeggio) sono stati determinati ed applicati in conformità alle normative RFI (Rete Ferrroviaria Italiana). I carichi dovuti alla pressione dei terreni sono stati poi applicati agli elementi bidimensionali delle spalle come carichi di pressione. Chiaramente, sia l’azione del vento che il sisma, sono stati introdotti nel modello ad elementi finiti. Per il sisma, si è proceduto con un’analisi lineare con spettro di risposta.

Per quanto riguarda, invece, il suddetto sottopasso di via Capannelle si specifica che esso è costituito da tre elementi scatolari inseriti tramite il metodo “spingi tubo” con platea di varo per lo scorrimento dell’opera e muro di spinta con martinetti ad espansione per l’inserimento della struttura. Gli scatolari laterali fungono da passaggio provvisorio per il traffico veicolare che passa al di sotto della linea ferroviaria; inserito lo scatolare centrale viene ripristinato l’andamento del traffico veicolare iniziale permettendo la costruzione dei nuovi binari senza che avvenga l’interruzione del traffico dei treni. I tre scatolari sono stati modellati e verificati strutturalmente con il software “Scatolari” fornito dalla soc. Geostru. In questo caso, i carichi accidentali dei treni, applicati al modello, sono analoghi a quelli impiegati per lo scavalco del G.R.A., mente le pressioni del terreno sono state formulate considerando i valori geotecnici di peso specifico, coesione e angolo di attrito del terreno.