PROJECT MANAGEMENT E BIM NELL’ESECUZIONE DI UN APPALTO PUBBLICO, CON FOCUS SPECIFICO SULLA GESTIONE DELLE VARIANTI IN CORSO D’OPERA.

AUTORE: Maria Silvestri

TUTORS: Ing. Giovanni Franchi

INTERNSHIP: De Sanctis Costruzioni Spa

MASTER: Master in “BIM Manager” a.a 2020/21

Al termine della mia precedente tesi, discussa nell’ambito del Master in Project Management delle Opere Strutturali ed Infrastrutturali, dopo aver sintetizzato i benefici dell’applicazione delle metodologie di Project Management agli appalti pubblici, concludevo affermando che se a questi “si affiancano quelli derivanti dall’applicazione, anch’essa strutturata ed organizzata, del sistema BIM è sicuramente possibile coniugare al meglio le metodologie attuative, con sensibile riduzione di parte dei rischi e delle criticità.”

A distanza di qualche anno, non posso che confermare come Project Management e BIM, rappresentino le due facce di un profondo cambiamento e di una grande possibilità di miglioramento per il mondo delle costruzioni: l’uno per il controllo costante di tempo, costi e qualità e l’altro per l’approccio organizzativo, metodologico e tecnologico nuovo che ha introdotto.

Nuove competenze sono state integrate in organigramma: il BIM Manager è una di queste, il “Responsabile dei processi implementati in BIM”, figura che opera a livello aziendale e che, in una Impresa di Costruzioni, si trova a dover affrontare anche criticità legate alla necessità di omogenizzare format, processi e procedure, su numerosi appalti, anche profondamente diversi tra loro. E’, quindi, imprescindibile che vi sia una solida e concreta interazione tra questa figura e la Direzione Tecnica, in senso trasversale ed interdisciplinare.

La capacità di trarre il meglio dall’applicazione della metodologia BIM, tuttavia, passa -soprattutto- attraverso una serie indispensabile di processi di digitalizzazione e di condivisione dei dati, che rappresentano il vero primo punto di svolta; immediato è il miglioramento della qualità delle informazioni assunte e scambiate, la riduzione sostanziale dei costi operativi di cantiere e di sede nonchè una più veloce, congruente e qualitativamente elevata trasmissione di informazioni tecniche, sottese al processo costruttivo.

Il passaggio da un Electronic Document Management System ad un ACDat è anch’esso un processo obbligato verso l’integrale implementazione del BIM; strumenti quali Sharepoint, immediati e da subito funzionali, rappresentano un giusto compromesso nelle prime fasi di sviluppo.

La scelta di implementazione di uno o più usi del BIM è anch’essa strettamente intercorrelata ai processi di Project Management, poiché deve necessariamente essere posta su un piano integrato a quello che afferisce alla ‘Gestione dell’Ambito’, alla definizione della WBS, alla sua analisi prodromica alla scomposizione del progetto in tutti i suoi aspetti componenti nonchè alla relativa definizione di vincoli e milestones.

In tale contesto si inserisce il focus di questa tesi: il valore aggiunto dell’utilizzo del BIM nella definizione delle varianti in corso d’opera. Sono note le criticità legate a tali fattispecie negli Appalti Pubblici; l’introduzione di varianti, spesso in corso d’opera, è il tema che genera il maggior numero di fattori di rischio ad alto impatto nel progetto, che -se non correttamente gestiti- possono condurre a veri e propri default.

La metodologia di lavoro offerta dal BIM permette una produzione più veloce ed accurata di informazioni che risultano precise e affidabili per sostenere il processo decisionale ed incrementare la qualità dei risultati; il dato è posto al centro del processo e questo fa sì che le informazioni siano continuamente prodotte ed aggiornate a vantaggio di una maggiore efficienza nell’accesso alle stesse e di una maggior cura nelle attività di progettazione e di realizzazione dell’opera. Nel lavoro proposto è ripercorso un caso reale, un appalto pubblico molto complesso, caratterizzato da una variante influenzata da un numero elevato di variabili in gioco, dovute alla presenza di numerosi stakeholders esterni e vincoli imposti, nel quale l’utilizzo del BIM è stato dirimente e risolutivo.

 

FOR INTERNATIONAL STUDENTS:

At the end of my previous thesis, discussed in the framework of the Master in Project Management of Structural and Infrastructural Works, after summarizing the benefits of applying Project Management methodologies to public contracts, I concluded by stating that if these “are accompanied by those deriving from the application, also structured and organized, of the BIM system it is certainly possible to combine the implementation methodologies in the best possible way, with a significant reduction in part of the risks and criticalities.

After a few years, I can confirm that Project Management and BIM represent the two faces of a profound change and a great possibility of improvement for the construction world: one for the constant control of time, costs and quality and the other for the new organizational, methodological and technological approach it has introduced.

New skills have been integrated into the organization chart: the BIM Manager is one of these, the “Manager of the processes implemented in BIM”, a figure who operates at company level and who, in a Construction Company, also has to face critical issues related to need to homogenize formats, processes and procedures on numerous contracts, even if they are profoundly different from each other. It is therefore essential that there is a solid and concrete interaction between this figure and the Technical Management, in interdisciplinary sense.

The ability to make the most of the application of the BIM methodology, however, passes – above all – through an indispensable series of digitization and data sharing processes, which represent the real first turning point; immediate is the improvement of the quality of the information acquired and exchanged, the substantial reduction of the operating costs of the building site and headquarters as well as a faster, congruent and qualitatively high transmission of technical information, underlying the construction process.

The transition from an Electronic Document Management System to an ACDat is also an obligatory process towards the full implementation of BIM; tools such as Sharepoint, immediate and immediately functional, represent a fair compromise in the early stages of development.

The choice of implementation of one or more uses of BIM is also strictly interrelated to the Project Management processes, since it must necessarily be placed on an integrated plan to that which pertains to the ‘Scope Management’, to the definition of the WBS, to the his preliminary analysis to the breakdown of the project in all its component aspects as well as to the related definition of constraints and milestones.

The focus of this thesis fits into this context: the added value of using BIM in defining the variants in progress. The critical issues related to these cases in Public Procurement are known; the introduction of variants, often in progress, is the theme that generates the largest number of high-impact risk factors in the project, which – if not properly managed – can lead to real defaults.

The working methodology offered by BIM allows a faster and more accurate production of information that is precise and reliable to support the decision-making process and increase the quality of the results; the data is placed at the center of the process and this means that the information is continuously produced and updated for the benefit of greater efficiency in accessing it and greater care in the design and construction of the work. The proposed work retraces a real case, a very complex public contract, characterized by a variant, influenced by a large number of variables involved, due to the presence of numerous external stakeholders and imposed constraints, in which the use of BIM was decisive.