AUTORE: Paolo Lavermicocca
RELATORI: prof. ing. Pietro Crespi, dott. ing. Giuseppe Pasqualato
INTERNSHIP: SINA S.P.A.
MASTER: Master a.a 2016/2017
Il presente lavoro ha avuto l’obiettivo di individuare una procedura speditiva che mettesse in relazione il dato descrittivo relativo al degrado delle strutture da ponte con la capacità portante delle stesse, nell’ottica della valutazione dell’ammissibilità al transito di trasporti eccezionali.
Partendo dall’esperienza di SINA nel settore delle ispezioni di sito, volte alla quantificazione numerica del degrado (secondo valori indice), e disponendo pertanto di un database di informazioni molto ampio, è stato proposto un metodo speditivo per la stima dell’efficienza strutturale residua degli elementi da ponte che si basa esclusivamente sull’analisi dei dati ispettivi riguardanti il degrado e che riesce a coniugare la duplice esigenza di fornire risultati confrontabili con quelli ottenibili con metodi più rigorosi (analisi sezionale) e di essere applicabile in maniera estensiva con minore impiego di tempo.
Il metodo proposto parte dall’idea che la perdita di resistenza in un determinato elemento strutturale sia dovuta essenzialmente alla presenza di “anomalie strutturali” e che l’inefficienza possa essere espressa attraverso il rapporto tra il livello di degrado reale dell’elemento e un livello di riferimento potenziale cui, al massimo, il degrado reale può tendere attraverso l’evoluzione delle sole anomalie strutturali; la calibrazione del metodo su un certo numero di casi reali, per i quali è stato possibile condurre approfondite analisi sezionali, ha portato alla definizione delle anomalie “strutturali” da considerare nel calcolo del valore di degrado di riferimento di ciascun elemento di un impalcato (travi, traversi, solette) e all’individuazione della porzione limite di elemento, all’interno della quale ipotizzare concentrate tutte le anomalie reali.
La stima della capacità portante residua degli impalcati da ponte, infine, è stata fatta in riferimento al caso specifico dei trasporti eccezionali, applicando alle sollecitazioni di progetto degli elementi d’impalcato la matrice dei relativi indici di efficienza strutturale residua, determinati nella prima parte del lavoro; dal confronto, poi, con le sollecitazioni prodotte da diverse tipologie di T.E. in esercizio, si è messa in evidenza l’influenza del degrado sulle possibili condizioni di transitabilità del T.E. sull’impalcato, prendendo come riferimento la condizione di struttura intatta.