METODOLOGIA BIM BASED APPLICATA AL CASO STUDIO DI UN ADEGUAMENTO EASY E SMART STATION DI UNA STAZIONE FERROVIARIA

AUTHORS: Ing. Federico Benvenuti, Arch. Elisabetta Ciaccia, Arch. Davide Rando

TUTORS: Ing. Alessandro Zichi – Arch. Fabio De Ventura

INTERNSHIP: Minnucci Associati S.r.l.

MASTER: Master in  “BIM MANAGER” a.a 2019/2020

 

L’evoluzione delle tecnologie digitali costituiscono una nuova opportunità di miglioramento della gestione delle infrastrutture. In questa direzione, va il progetto “Easy e Smart Station” di RFI, in cui si presenta il caso studio della stazione ferroviaria “tipo”. Il punto di partenza è il “Disciplinare degli elementi tecnico progettuali” di RFI. Tale standard prevede due progetti strettamente integrati tra loro: Easy Station, per il miglioramento degli spazi fisici delle stazioni e dell’informazione al pubblico, e Smart Station, per “vestire” le stazioni di tecnologie digitali.

Nello stesso tempo, al fine di creare un gemello digitale di facile impiego, è necessario implementare semplificazioni sia per l’individuazione dei singoli componenti che per la generazione di viste.  Al fine di poter ottenere uno strumento informativo finalizzato alla gestione della stazione, occorre creare un modello digitale di ogni elemento che lo costituisce, sia che si tratti di edifici, che si tratti di componenti impiantistiche.

Figure 2: Modello BIM dello stato di progetto

Figure 2: Modello BIM dello stato di progetto

Questo è possibile creando un modello parametrico dinamico che fa sì che la modifica sia istantanea oltre che di facile comprensione; ciò consente di pianificare in modo semplice e apportare delle rapide modifiche anche ad un modello complesso, ottimizzando i processi.

Il processo parte dalla modellazione dello stato di fatto, tramite il rilievo con nuvola di punti, il cosiddetto Scan-to-Bim, che permetterà di creare un modello digitale informativo editabile, gemello della realtà, dal quale poi potrà partire la progettazione vera e propria di tutto l’intervento.

Il caso studio parte dalla definizione di un workflow di lavoro con le nuvole di punti del rilievo del contesto fino alla progettazione ed alla visualizzazione finale del progetto.

Il workflow prevede l’individuazione dei parametri identificabili negli oggetti e di conseguenza la loro modellazione, nonché l’identificazione di informazioni dai rilievi effettuati.

Il processo digitale include l’individuazione di opportuni strumenti BIM – Based e i percorsi al fine di poter trasmettere le informazioni a tutti gli attori del processo.

Al termine del percorso informativo, si arriva alla creazione di un modello gestibile dalla Committenza nonché la simulazione degli interventi che avvengono anche grazie all’utilizzo di software di renderizzazione fotorealistica navigabili, che consentono di avere maggiore visione di quanto possa avvenire, sia durante ‘utilizzo ordinario delle infrastrutture, sia durante gli interventi di manutenzione e ricostruzione.

Questo approccio integrato, consente di mettere a sistema, attraverso modelli predittivi, tutto quanto possa far parte della vita utile di un sistema di elementi, costituenti la complessità dei manufatti, quali sono le infrastrutture per i trasporti.