Management, modellazione e coordinamento del progetto CCDD (Centre for Cancer Drug Discovery) in ambito BIM

Autore: Arch. Marco Antonicelli

Relatori: Prof.ssa Paola Ronca, Ing. Alessandro Zichi, Arch. Kim Graham (Partner at Feilden+Mawson LLP)

Azienda: Feilden+Mawson LLP, UK

Master: “Bim Manager”  a.a. 2016-2017

 

 

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fig. 1 Render dell’intervento

Nell’ambito del mondo della progettazione e quindi anche del lavoro, si parla di esperienze internazionali a cui dobbiamo essere pronti, in qualsiasi momento proponendo la propria professionalità con una chiave di lettura, di volta in volta, adattata al sistema locale.

Sempre di più abbiamo a che fare con acronimi che appartengono ormai ad un vocabolario globale come BIM, LEED, BREEAM, ma la condivisione dei termini, spesso non coincide con la condivisione di procedure allineate al contesto nazionale.

Il caso della progettazione del “CCDD” (Centre for Cancer Drug Discovery), ne può essere definito il caso emblematico di un professionista che dall’Italia, ha trovato occupazione negli UK.

L’ambito progettuale del CCDD, è diventata l’occasione per confrontare l’evoluzione delle procedure in UK, nei confronti di quanto avviene in Italia.

Il caso è diventato sempre più interessante quando, per lo stesso edificio, si è configurata la necesstià di ottenere la certificazione LEED, ormai inserita comunemente nei progetti all’estero, e che, in Italia, vuoi per trascuratezza, o non conoscenza dell’argomento, ancora non prende piede.

Per quanto riguarda l’ambito BIM in UK, a partire dall’Aprile 2016 le condizioni contrattuali di progetti pubblici commissionati nel Regno Unito richiedono un livello BIM Level 2.

Note ormai sono le PAS 1192-2 e BS 1192:2007, che sono gli standard che supportano la “Construction BIM Strategy” cioè le strategie e le iniziative messe in atto dal governo britannico per raggiungere il livello di maturità BIM atteso.  Il progetto del CCDD, progetto iniziato nel 2009, seppur sviluppato nell’ambito di una società Britannica, è ancora definibile un caso studio per l’implementazione di base del BIM Management, in cui sono state enfatizzate potenzialità ma anche problematiche derivate da uno sviluppo non redatto dal principio con una modalità integrata e, per cui, sono presenti margini di miglioramento. Altro ambito in cui bisogna essere sempre più competitivi è quello legato alle performance energetiche ed ambientali, in cui il livello di dettaglio della progettazione comporta, con delle procedure del tipo tradizionali, ad un incremento dell’entità di lavoro necessario per lo sviluppo della consulenza. A titolo d’esempio, saranno necessarie analisi energetiche o di LCA (Life Cycle Assessment), dal progetto concettuale a quello esecutivo, aggiornato in modo da ottimizzare le scelte per ridurre sia i costi energetici durante il ciclo di vita dell’edificio, sia dell’impatto ambientale e dei costi dei materiali scelti.

Dall’analisi del progetto CCDD si può evidenziare l’importanza e la convenienza degli strumenti BIM sia per la progettazione che per il coordinamento tra i vari attori durante il processo edilizio. L’efficienza del processo BIM potrebbe essere migliorata attraverso la reingegnerizzazione di alcuni processi che schematicamente si potranno individuare in alcune macroaree d’ intervento come la comunicazione tra i vari team di progetto, le verifiche sul modello, l’integrazione del progetto con database esterni, l’adozione di Standard BS e buone pratiche per la modellazione.

In questo modo è possibile transitare in tempi brevi al Building Information Modelling, migliorare l’accesso alle informazioni, consegnare e mantenere asset immobiliari per l’intero ciclo di vita.

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Fig. 2: Analisi di LCA, richiesto dal LEED redatto configurando correttamente i database nei software impiegati.