IL BIM PER LA PROGETTAZIONE DEGLI OSPEDALI:IL CASO DEL DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE DELL’OSPEDALE DI LODI

AUTORE: Eleonora Guglielmini, Manuel Michele Scarpulla

TUTORS: A. Zichi, P. Ronca

STAGE: Progettisti Associati Tecnarc

MASTER: in “BIM Manager” a.a. 2017/18

La progettazione degli ospedali è caratterizzata da una estrema complessità data dagli aspetti architettonici energetici ma in particolar modo dagli impianti e dagli arredi speciali.

Al fine di implementare la progettazione negli ambiti speciali è necessario utilizzare software e metodi di calcolo complessi che sono difficili integrare in un progetto caratterizzato dall’approccio interdisciplinare.

Il BIM Management diventa un metodo necessario al fine di rendere più affidabili le progettazioni e ridotti i tempi di modellazione.

La presente trattazione riguarda l’implementazione della metodologia BIM nell’ambito di un’azienda impegnata nella progettazione architettonica e di impianti.

In particolare si approfondisce la tematica della progettazione in ambito sanitario e si illustrano i

passaggi e l’adattamento alle moderne procedure del building information modeling applicate al caso studio di un reparto ospedaliero.

Tale implementazione è stata possibile attraverso un impegnativo processo di creazione degli standard grafici e procedurali, di formazione delle risorse e del settaggio e customizzazione degli strumenti necessari allo sviluppo del progetto. In questa sede, in particolare, vengono illustrati i suddetti passaggi contestualmente al caso studio preso in esame.

Viene dunque descritto nel dettaglio lo sviluppo della progettazione architettonica ed impiantistica tramite la modellazione e l’informatizzazione degli elementi. Sono approfonditi gli aspetti legati alla creazione e alla parametrizzazione di oggetti, alla gestione del file e degli elaborati finali, all’integrazione della WBS di progetto nel modello, e all’elaborazione dei computi metrici estimativi.

In particolare, nel caso studio è stata svolta la modellazione architettonica e MEP mediante il software Revit in cui il ruolo chiave è dato alle procedure e la creazione di famiglie, l’ottimizzazione del modello anche tramite plugin come Dynamo, l’esportazione del file IFC e la sua interazione con il software di computo STR Vision CPM.

Infine, sulla base di un’analisi a posteriori dell’andamento del progetto, e dell’esperienza sviluppata in lavori successivi, si ha avuto modo di ottimizzare le procedure e i software da integrare o sostituire all’interno del processo di progettazione. Con tale approccio, in taluni casi si è dovuto optare anziché per i formati IFC che non conservano molte tipologie di informazione, con l’integrazione di tool per il dimensionamento degli impianti e la loro caratterizzazione, per una progettazione sempre più coerente e controllata, come per esempio con l’utilizzo di software come Edilclima e MagiCAD.

Progetto del reparto materno infantile dell’ospedale di Lodi

Progetto del reparto materno infantile dell’ospedale di Lodi