Green Economy, economia circolare e aree produttive: al via il tavolo tecnico tra F.I.C.E.I. e Ministero dell’ Ambiente

Autore: Ing. Alessandro Zichi, Prof.ssa Paola Ronca

Azienda: Consorzio CISE – Scuola Master F.lli Pesenti – Politecnico di Milano.

Master Edifici e Infrastrutture Sostenibili e Master per Esperti in Gestione Energetica ed Ambientale

 

L’incontro avvenuto a ROMA il 4 ottobre 2017 presso il F.I.C.E.I. (Federazione Italiana Consorzi ed Enti di Industrializzazione),  in cui erano presenti il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, i Manager e i tecnici a supporto dei Consorzi Industriali, ha costituito l’opportunità di confronto a livello nazionale, di quello che è lo stato dell’arte delle politiche ambientali e produttive, sia per quanto riguarda le esigenze che per quanto riguarda i traguardi da raggiungere.

Durante l’incontro è emersa l’importanza strategica delle APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate), che costituiscono oggi il modello più avanzato di gestione energetica e ambientale finalizzato alla riconversione delle aree industriali con una visione più pragmatica di quella che oggi viene definita green economy ed economia circolare.

L’obiettivo delle APEA o APPEA (Aree Produttive Paesaggistiche Ecologicamente Attrezzate) è quello di mettere le basi per per una gestione integrata delle aree produttive al fine di ridurre i costi di produzione sia in ambito energetico, che di consumo di risorse idriche, riduzione dei costi di smaltimento, nonché la qualità dell’ambiente sia per gli aspetti delle emissioni in aria, in acqua che acustiche.

Tra i progetti in corso, da citare quello sviluppato dallo scrivente nell’ambito del CIPNES di Olbia, in cui, partendo dall’analisi territoriale e dalle esigenze dei produttori, si sta sviluppando un progetto integrato che potrebbe avere un effetto positivo sull’equilibrio economico della città.

Fondamentale in questo momento è la diffusione culturale a tutti i livelli, a partire dal comparto produttivo industriale fino ai tecnici atti allo sviluppo e all’implementazione delle strategie energetiche ed ambientali al fine di poter mettere le basi ad una economia circolare ecologicamente validata.

Con un intervento coordinato, supportato da un Rating, a questo punto, si creerebbero le infrastrutture utili ai produttori per poter adottare le strategie presso i propri stabilimenti senza influire eccessivamente sugli investimenti diretti altrimenti necessari. In questo modo i Consorzi industriali dotati di APEA diventerebbero i coordinatori e potrebbero dare il supporto tecnico necessario al fine di implementare le strategie ambientali da parte dei produttori.

A titolo d’esempio anche se non esaustivo, pensiamo alla gestione integrata delle risorse idriche, che a tal punto potrebbero avere come supporto un sistema di trattamento centralizzato con minori costi di gestione, nonché la possibilità per tali aree, di avere una corretta gestione delle acque piovane oggi divenute un grave problema territoriale per la sicurezza degli utenti, che invece diventerebbe una risorsa.

Quale è il punto  di vista politico-istituzionale? Il Ministro dell’ambiente G.Galletti definisce che oggi il Ministero dell’ambiente si propone non più solo come un elemento vincolante nel rispetto dell’ambiente, ma bensì oggi vuole essere propositore di nuove opportunità al comparto produttivo italiano. A tal fine, il Mistero dell’Ambiente, ha istituito un Tavolo tecnico per la stesura di un Protocollo d’intesa tra la FICEI e il Ministero dell’Ambiente per lo sviluppo delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, in modo da poter formulare un nuovo strumento utile al confronto tra le aree produttive sia per quanto riguarda le esigenze, che per quanto riguarda i servizi che le APEA e i Consorzi Industriali possono fornire ai Consorziati ed in generale al comparto produttivo italiano.

Sicuramente la strada per una reale “Green Economy” è lunga, ma dopo più di 15 anni che ci occupiamo di sostenibilità, si può dire che grandi passi sono stati fatti, e che già in questo momento, numerose aziende e realtà produttive a livello nazionale e internazionale, stanno già usufruendo dei primi frutti.