AUTHOR: Benedetta Antonicoli, Federica Lepore, Giovanni Pettinelli
TUTORS: Alessandro Zichi e Stefano Carera
INTERNSHIP: Tecnicaer Engineering Srl
MASTER: Master in “BIM Manager” a.a 2018/19
Il settore AEC (Architecture Engineering & Construction) è stato interessato negli ultimi anni da una rivoluzione digitale e tecnologica senza precedenti. Lo sviluppo di materiali dalle prestazioni energetiche e strutturali sempre più elevate, l’utilizzo di sistemi costruttivi innovativi, così come sistemi impiantistici più efficienti e sostenibili sono parte di questo processo di cambiamento. Per quanto riguarda invece la digitalizzazione, quest’ultima non va erroneamente considerata come semplice passaggio all’utilizzo di nuovi software di modellazione e visualizzazione 3d, ma bensì veicolo di un cambiamento di prospettiva nonché di metodologia operativa. Si è infatti arrivati a considerare l’edificio non più come qualcosa di statico, ma piuttosto come il principale protagonista di un processo da seguire lungo tutta sua evoluzione.
Lo sviluppo crescente di sistemi Building Information Modeling (BIM) ha reso possibile l’integrazione di informazioni di diversa natura ed il loro utilizzo sinergico nell’attività di progettazione, costruzione e gestione dell’edificio. Quello che viene generato non è, quindi, solo un modello tridimensionale, ma porta al suo interno un contenuto informativo (geometria, materiali, caratteristiche termiche, fino alle indicazioni di manutenzione), che lo rende dinamico, interdisciplinare ed in continua evoluzione. Questo ha consentito di virare verso un approccio estremamente collaborativo, incentrato per l’appunto sui modelli, tra i professionisti coinvolti nella filiera, che mira a migliorare le attività di progettazione, costruzione e gestione del ciclo di vita di tutte le risorse che costituiscono l’ambiente costruttivo, sfruttando informazioni sempre coordinate, aggiornate ed accessibili, all’interno di un unico ambiente digitale integrato.
Partendo da queste premesse, risulta ovvia la necessità che questa metodologia operativa si affermi nelle realtà operanti nel settore pubblico quanto privato, che si confrontano con progetti di considerevoli importi ed elevati livello di sviluppo tecnologico.
L’esperienza del Building Information Modeling nella progettazione integrata porta a riscuotere immediati vantaggi dati dalla verifica anticipata di aspetti legati al totale ciclo di vita dell’edificio passando dall’uso e manutenzione. A tal fine, vengono sviluppati processi e applicazioni in modo da focalizzare i vantaggi che tale sistema di gestione può offrire agli stakeholder del mondo delle costruzioni nell’ambito di un appalto pubblico, sin dalle prime fasi di partecipazione al bando di gara, alla contrattualizzazione dell’intervento, fino allo sviluppo della progettazione esecutiva dell’opera. Nel caso del progetto del nuovo Polo materno-infantile del Policlinico Sant’Orsola Malpighi, frutto di un lavoro congiunto di condivisione delle scelte fra i Progettisti e la Stazione Appaltante, vi è stata una costante interazione con la Direzione Generale, la Direzione Sanitaria, la Direzione tecnica e tutti gli attori coinvolti. L’esperienza ha consentito di individuare puntualmente le difficoltà riscontrate in un processo nuovo sia per lo studio che per i partner aziendali, studi di progettazione e la stessa stazione appaltante, non ancora pienamente operanti in ambiente BIM, esperienza da cui il risultato ottimale è rappresentato dai vantaggi e i traguardi raggiunti. La validità dell’approccio è testimoniato dalla difficoltà affrontata in ambito sanitario-ospedaliero sia per l’estrema complessità data dagli aspetti architettonici ed energetici, sia per l’attenta progettazione necessaria per gli impianti e arredi speciali, e la logistica ad essi collegata.
Per la commessa in BIM è fondamentale un’organica gestione delle fasi di implementazione dei modelli e delle procedure focalizzate al il raggiungimento degli scopi.