Allievo: Luiza Gabriela Mendes Santiago Calazans
Relatori: Ing. Alessandro Zichi
Azienda: Arch. Vittorio Grassi & Partners
Master: Edifici e Infrastrutture Sostenibili a.a. 2015/2016
Con l’introduzione da parte del Ministero dell’ambiente dei CAM (Crediti Ambientali Minimi) grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017), è diventata obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti interessate da opere edili e civili.
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) in breve, costituiscono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo edilizio, volti a individuare soluzioni progettuali, prodotti o servizi particolarmente efficienti sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita dell’edificio o della infrastruttura. La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente sostenibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione. Questo obbligo garantisce alla politica nazionale in materia di appalti pubblici di raggiungere con maggiore affidabilità gli obiettivi definiti per il 2020 e nello stesso tempo, promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, “circolari “ e nel diffondere l’occupazione “verde”.
L’obiettivo è possibile anche grazie ai sistemi di certificazione energetici e ambientali che in modo altrettanto veloce si stanno diffondendo sia a livello internazionale che nazionale.
A questo punto il professionista esperto in aspetti energetici ambientali in funzione della ISO 17024, è chiamato a collaborare con le imprese di costruzione o nel team di progettazione al fine di individuare le strategie energetiche ed ambientali più adatte al progetto in oggetto.
Le strategie sono innumerevoli, ma se si pensasse di utilizzarle tutte, si arriverebbe a costi non più “sostenibili” e nello stesso tempo non si avrebbe il controllo della reale qualità ambientale del manufatto.
Ecco quindi l’importanza di scegliere e individuare il sistema di rating più adatto a verificare il livello di compatibilità ambientale e quindi la qualità dell’intervento.
Al fine di individuare il sistema di rating adatto, si è proceduto con l’analisi del progetto del “Concorso Internazionale per la Riqualificazione, Razionalizzazione e Valorizzazione del Complesso Aziendale da destinarsi ad Headquarter del Gruppo Cap”, dove è stata richiesta la realizzazione di interventi in edilizia ecosostenibile, a basso impatto ambientale in grado di ottenere la certificazione LEED e l’attestato di prestazione energetica (APE) in classe A.
Lo stesso progetto ha costituito l’occasione atta a confrontare i tre sistemi di rating più diffusi in ambito nazionale: LEED, ITACA e BREEAM.
Il confronto ha consentito di individuare la presenza di difformità tra i vari sistemi di rating a livello di priorità, requisiti e i relativi pesi dei differenti impatti ambientali utilizzabili per arrivare nel risultato finale.
Dall’analisi è risultato che la presenza di tali requisiti non è equivalente nei tre sistemi di rating e neanche la riconoscibilità del rating. LEED e BREEAM, sono noti a livello internazionale mentre ITACA è noto solo a livello nazionale e gli investitori stranieri non riconoscono l’efficacia di tale sistema di rating.
Lo stesso si può dire per il livello di approfondimento con cui vengono trattate le tematiche sicuramente in modo più approfondito che quest’ultimo.
Altro aspetto importante che accomuna i tre sistemi di rating, è che ogni sistema di rating prevede dei parametri di valutazione differenti per cui, è importante individuare sin dall’inizio il sistema di certificazione più adatto al progetto in modo da accordare con il team di progettazione la soluzione più adatta all’idea progettuale e al minor costo.
Fig. 1:Verso una architettura più sostenibile: dalla immagine iconica in alto si nota quanto le strategie individuate nei sistemi di rating possano influenzare il punto di vista dell’architetto.