APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO LEED BD+C AD UN DEPOSITO LOGISTICO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA: IL PASSAGGIO DAL LIVELLO GOLD AL PLATINUM E LA GESTIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI IN CANTIERE

AUTHOR: Ludovica Borrelli
TUTOR: Ing. Alessandro Zichi
INTERNSHIP: —
MASTER: Master in “Sustainability and energy management in construction works” a.a 2022/23

 

La crescita dell’e-commerce ha cambiato radicalmente la concezione dell’immobile logistico, infatti se in passato esso era considerato un semplice contenitore dove stivare materiale, oggi invece è un luogo dove si svolgono svariate attività e in cui operano diverse persone. In un mercato in costante evoluzione e competitivo come quello della logistica, essere presenti con delle misure che limitino l’impatto ambientale è diventato un requisito essenziale per raggiungere livelli di efficienza e prestazioni, attirando così l’attenzione di investitori nazionali e internazionali, oltre che delle imprese.
In Italia però solo il 15% circa dei magazzini logistici sono certificati o certificabili Leed o Breeam. Sulla logistica green l’Italia può e deve migliorare in quanto su circa 4mila magazzini logistici censiti, circa 150 sono certificati, mentre 40 lo stanno diventando. Contare su un 15% di immobili realizzati secondo logiche di sostenibilità significa che il patrimonio immobiliare logistico più recenti (realizzazione dal 2015 in poi) è stato sviluppato in chiave ESG e con soluzioni in grado di elevare la qualità.
Le caratteristiche che rendono sostenibili un magazzino logistico si possono raggruppare in quattro ambiti: location, esterno, edificio, interni/impiantistica. Seguendo il protocollo LEED, infatti, risultano affrontabili sia gli aspetti architettonici, impiantistici e funzionali dell’edificio, sia gli aspetti relativi alle caratteristiche del sito, al consumo delle risorse naturali, all’inquinamento dell’ambiente, alla gestione dei rifiuti, alla durabilità e al riciclo dei materiali, alla qualità e salubrità degli ambienti.
In tale contesto si sviluppa il presente elaborato di tesi, nato dall’esperienza lavorativa svolta presso la società di consulenza QSC Srl, durante la quale ho avuto modo di partecipare attivamente al processo di certificazione di diversi centri logistici sparsi nella Pianura Padana. Data la destinazione d’uso e la tipologia d’intervento si è scelto di seguire il protocollo LEED Building Design and Construction (BD+C) for Warehouses and Distribution Centers.
L’obiettivo della trattazione è quello di mettere in evidenza le conoscenze acquisite sottoponendo a tale sistema di rating il progetto di realizzazione di un nuovo centro logistico, descrivendo i passaggi che hanno condotto all’ottenimento della certificazione Gold e mostrando le successive strategie progettuali implementate che hanno portato all’ottenimento di un livello di certificazione Platinum. Verranno evidenziati i punti di forza e di debolezza di entrambi i preassessment.

 

Checklist Platinum: LEED v4.1 for BD+C Warehouse and Distribution Centers to track project goals and progress

 

Ed è proprio sulla certificazione del processo che si fisserebbero gli obiettivi di tale tesi, ovvero della ricerca di strumenti per l’elaborazione di un modello di sostenibilità ambientale applicato alla fase di cantiere, cioè al processo di costruzione. Nella ricerca si cerca di dare importanza agli impatti ambientali non trascurabili delle attività di costruzione, questione di grande importanza rispetto al tema della sostenibilità.
I protocolli di certificazione ambientale, che tengono conto anche degli impatti ambientali delle fasi di cantiere, sono strumenti volontari e poco applicati in Italia. Inoltre sono costruiti per poter ottenere una certificazione finale, data dalla somma di crediti raggiunti in tanti settori (ad.es. risparmio energetico, consumo di materie prime ecc…). Tali protocolli propongono soluzioni migliorative, ma delle volte non esaustive, se si considerano i problemi generati da tutti gli impatti derivanti dalle attività di cantiere.
Prima della creazione di strumenti di gestione ambientale applicati a un cantiere LEED (ESC Plan, CDWM Plan e IAQ Plan), si è ritenuto utile approfondire gli aspetti ambientali che interessano le attività di costruzione. Sono state selezionate le prescrizioni e gli adempimenti necessari da rispettare in merito all’inquinamento dell’aria, del suolo, delle acque, e riguardo al tema di gestione dei rifiuti, partendo da un’analisi iniziale delle attività e degli impatti seguita da una pianificazione delle misure di mitigazione degli impatti nel cantiere.
In tale ricerca, lo scopo è di proporre metodologie di analisi, di mitigazione, di controllo degli impatti inquinanti generati nella fase di cantiere, nell’ottica di un miglioramento continuo del processo costruttivo e nella sensibilizzazione delle imprese costruttrici verso la questione ambientale, con l’auspicio che quest’ultima possa essere vista come investimento in qualità e innovazione del costruire.

 

The main environmental effects expected from construction activities

 

Il raggiungimento delle performances ambientali è valutato attraverso l’analisi dei flussi entranti nel cantiere (veicoli e materiali utilizzati in cantiere, materiali e prodotti messi in opera, ecc.), l’analisi del cantiere (tecniche di impiego, organizzazione, ecc.), e dei flussi in uscita (rifiuti, scarichi, energia…).
Ne comporta, quindi, un maggiore coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti nelle fasi del processo edilizio, rendendoli consapevoli delle proprie responsabilità nei riguardi dell’ambiente, secondo diversi punti di vista:
– da parte del progettista, a cui è richiesta una progettazione più attenta all’ambiente;
– da parte della committenza nella richiesta di interventi di maggiore qualità, anche a livello ambientale;
– da parte dell’impresa esecutrice nell’impegno verso pratiche costruttive più compatibili e meno impattanti verso l’ambiente esterno.
In conclusione, la gestione ambientale del cantiere è quindi possibile ed esistono tutti gli strumenti necessari per l’elaborazione di un piano di gestione ambientale innovativo e sostenibile del processo costruttivo. Le imprese di costruzione, attraverso i propri piani di gestione, potrebbero innovare i processi costruttivi, migliorare la produzione, organizzare la struttura operativa, essere più competitive e raggiungere obiettivi di qualità, soprattutto dal punto di vista ambientale.

 

FOR INTERNATIONAL STUDENTS

 

The growth of e-commerce has radically changed the conception of the logistics building, in fact if in the past it was considered a simple container where material was stowed, today it is instead a place where a variety of activities take place and where different people operate. In a constantly evolving and competitive market such as logistics, being present with measures that limit environmental impact has become an essential requirement to achieve levels of efficiency and performance, thus attracting the attention of national and international investors, as well as companies.
In Italy, however, only about 15% of logistics warehouses are Leed or Breeam certified or certifiable. On green logistics, Italy can and must improve as out of about 4 thousand logistics warehouses surveyed, about 150 are certified, while 40 are becoming certified. Counting on a 15% of real estate built according to sustainability logic means that the most recent logistics real estate (construction from 2015 onwards) has been developed with ESG in mind and with solutions that can elevate quality.
The characteristics that make a logistics warehouse sustainable can be grouped into four areas: location, exterior, building, and interior/plumbing. Following the LEED protocol, in fact, both architectural, plant and functional aspects of the building are addressable, as well as aspects related to site characteristics, natural resource consumption, environmental pollution, waste management, durability and recycling of materials, and environmental quality and healthiness.
It is in this context that this thesis paper is developed, born out of my work experience with the consulting firm QSC Srl, during which I had the opportunity to actively participate in the certification process of several logistics centers scattered across the Pianura Padana. Given the intended use and type of intervention, it was decided to follow the LEED Building Design and Construction (BD+C) for Warehouses and Distribution Centers protocol.
The objective of the discussion is to highlight the knowledge gained by subjecting a new logistics center construction project to this rating system, describing the steps that led to obtaining Gold certification and showing the subsequent design strategies implemented that led to obtaining a Platinum level of certification. The strengths and weaknesses of both preassessments will be highlighted.
And it is precisely on the certification of the process that the objectives of this thesis would be set, namely the search for tools for the development of a model of environmental sustainability applied to the construction phase, i.e., the construction process. In the research, importance is sought for the non-negligible environmental impacts of construction activities, an issue of great importance with respect to the topic of sustainability.
Environmental certification protocols, which also take into account the environmental impacts of construction phases, are voluntary tools that are little applied in Italy. Moreover, they are constructed in order to obtain a final certification, given by the sum of credits achieved in many areas (e.g., energy saving, raw material consumption, etc…). These protocols propose improving solutions, but sometimes not exhaustive, when considering the problems generated by all the impacts resulting from construction activities.
Prior to the creation of environmental management tools applied to a LEED construction site (ESC Plan, CDWM Plan, and IAQ Plan), it was deemed useful to delve into the environmental aspects affecting construction activities. The necessary requirements and obligations to be met regarding air pollution, soil pollution, water pollution, and with regard to the issue of waste management were selected, starting with an initial analysis of activities and impacts followed by planning of impact mitigation measures at the construction site.
In this research, the purpose is to propose methodologies for analysis, mitigation, and control of pollutant impacts generated during the construction phase, with a view to continuous improvement of the construction process and in raising the awareness of construction companies toward environmental issues, with the hope that the latter can be seen as an investment in quality and innovation of construction.
The achievement of environmental performance is evaluated through the analysis of the flows entering the site (vehicles and materials used on site, materials and products put in place, etc.), the analysis of the site (use techniques, organization, etc.) and the outflows (waste, discharges, energy…).
This implies, therefore, a greater involvement of all those involved in the phases of the building process, making them aware of their responsibilities towards the environment, according to different points of view:
– by the designer, who is required to design more environmentally friendly;
– on the part of the client to request higher quality measures, including environmental measures;
– by the undertaking concerned in its commitment to building practices that are more compatible and less impacting on the external environment.
In conclusion, construction site environmental management is therefore possible and all the necessary tools exist for the development of an innovative and sustainable construction process environmental management plan. Construction companies, through their management plans, could innovate construction processes, improve production, organize the operational structure, be more competitive and achieve quality goals, especially from the environmental point of view.