Autore: ing. Giovanni Milia
Relatori: ing. Giovanni Franchi
Azienda: Sice Previt Spa
Master: Master in “Project Management delle opere strutturali ed infrastrutturali” a.a. 2015-2016
Lo scopo del presente articolo è dimostrare l’importanza dell’applicazione di diversi strumenti di Project Management ad una commessa da General Contractor, con particolare approfondimento degli effetti che ha nella fase di esecuzione dell’opera il loro mancato utilizzo. Nello specifico il caso studio è l’esecuzione delle opere di Fit Out di un Flagship Store a Colonia (Germania), per una nota azienda statunitense che si occupa della produzione di sistemi operativi, computer e dispositivi multimediali. Lo store si compone di due piani fuori terra adibiti ad area vendite per una superficie complessiva di circa mille mq, oltre ad una serie di aree disclocate negli altri piani utilizzate per lo stoccaggio della merce, la formazione del personale, gli uffici e diversi locali tecnici utilizzati soprattutto per gli impianti. La tipologia di contratto prevista per la realizzazione delle suddette opere è stata quella del Guaranteed Maximum Price, attraverso il quale il general contractor rimane responsabile di qualsiasi eventuale aumento dei propri costi dopo la stipulazione del contratto, a meno che questi non siano stati approvati attraverso appositi Change Order da parte del cliente. Con particolare riferimento alla fase esecutiva, la tesi analizza la composizione del team di progetto, e le metodologie applicate per il monitoraggio dei lavori in termini di rispetto di tempi, costi e qualità delle opere realizzate. Da tale analisi emerge come, se da un lato sono stati utilizzati in maniera adeguata alcuni strumenti tipici della gestione delle comesse, quali diagramma di Gantt, strumenti di contabilità dei lavori, report settimanali, monitoraggio delle metriche di progetto attraverso Earned Value Analysis, allo stesso tempo la mancanza di utilizzo di altri strumenti in fase preliminare ha fatto si che si presentassero diverse problematiche solo durante la realizzazione delle opere. Fondamentalmente la fase di cantiere ha visto nascere problematiche relative al mancato coordinamento del team di progetto, al subentrare di lavorazioni non preventivate, a difficoltà nell’approvvigionamento di materiali e smaltimento delle macerie, oltre a problematiche relative al monitoraggio della sicurezza in cantiere, il tutto con notevole impatto sui costi e sui tempi previsti da un cronoprogramma fin troppo ottimistico. Il presente lavoro di tesi vuole dunque illustrare come, sebbene il General Contractor sia riuscito ad ultimare i lavori con risultati complessivamente positivi, sarebbe stato opportuno porre maggiore attenzione su diverse nozioni di Project Management prima ancora dell’inizio delle opere di Fit Out. La soluzione sarebbe stata una adeguata attività di investigazione ed approfondimento di dati relativi al progetto e al contesto in cui si sarebbe andati ad operare (Due diligence), oltre ad una adeguata analisi Make or Buy durante la fase di preventivazione dell’opera e di pianificazione dei lavori. Tutto ciò naturalmente avrebbe avuto delle ripercussioni positive nella stesura di un cronoprogramma dei lavori adeguatamente calcolato nelle tempistiche e nelle interdipendenze tra le attività. Sarebbe stata necessaria anche una precisa ed adeguata definizione di ruoli e responsabilità all’interno del team di progetto attraverso una matrice RACI, con lo scopo di evitare che venisse tralasciato il monitoraggio di diversi ambiti del progetto in fase esecutiva. Complessivamente dunque con tale lavoro di tesi si vuole porre l’attenzione su come gli strumenti del Project Management, se adeguatamente utilizzati, possano ottimizzare la gestione delle commesse da General Contractor, soprattutto durante la fase esecutiva delle opere.